VERBANIA – 25.05.2017 – Amelie è una giovane
e avvenente studentessa francese che studia medicina in Italia, si sente sola e cerca contatti su Facebook. Tra i tanti cui chiede un’amicizia social c’è la sua vittima, un uomo sconosciuto che tra una chat e l’altra si trova coinvolto in giochi erotici tramite webcam che si chiudono con un ricatto. Questo copione, che negli ultimi mesi nel solo Vco è andato in scena in almeno 4 circostanze (quelle denunciate alle forze dell’ordine), è quello classico del sexting (l’invio digitale di foto e video personali a contenuto sessuale) e della sextorsion, il ricatto. Se non paghi, il video finirà on-line – viene detto dalla sconosciuta ricattatrice, che spesso si trova all’estero.
Contro questi reati, che stanno vivendo un vero e proprio boom, la polizia è impegnata in una forte azione di contrasto e prevenzione. E se talvolta le indagini sono difficoltose perché le piste telematiche portano all’estero, l’efficacia di semplici consigli da seguire può fare la differenza. Nel sottolineare come anche nel Vco il fenomeno si stia diffondendo, la questura invita a non accettare amicizie social da chi non si conosce di persona, di non utilizzare webcam o, comunque, di non spedire mai foto e video dai contenuti sessuali, di impostare un alto livello di privacy dei profili verso gli sconosciuti.