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longo dorni marco

DOMODOSSOLA- 25-06-2017-Replicano immediatamente

i gestori delle piscine domesi all'attacco subito dal Partito Democratico per avere scelto come parola d'ordine di uno dei giochi dei loro animatori "Coprifuoco", ricodando come dal 2015 sia assunto presso lo stabilimento, ed a tempo indeterminato, uno dei primi migranti arrivato a Domodossola: "In riferimento al comunicato stampa “Quando l’ironia diventa inopportuna” del Gruppo Consiliare PD i gestori della piscina di Domodossola precisano che l’iniziativa di concedere “alcuni” ingressi gratuiti (e non a chiunque) presentandosi alla cassa e pronunciando una certa frase o parola non è nuova ma già utilizzata dall’Equipe di animazione dallo scorso anno per promuovere l’impianto sportivo durante l’estate anche attraverso i canali Facebook e Istagram. Le frasi o parole che devono essere pronunciate alla cassa sono comunicate in giornata tramite questi canali e hanno a riferimento o temi estivi o legati all’attualità vedi: "mare, profumo di mare, Zazà nonò tirare i rigori, Coccobello... ecc... questa settimana sicuramente la parola coprifuoco era sulla bocca di tutti ed è stata utilizzata assolutamente senza secondi fini per questo gioco. L’amministrazione né tanto meno l’assessore competente hanno a che vedere con questa iniziativa (che crediamo rientri nella libertà del gestore di organizzare l’animazione estiva). Visto l’attenzione che in questi mesi si sta prestando a questo tema vogliamo solo precisare alle parte politica che ci ha coinvolto, che troppo spesso ci si pone semplicemente e ideologicamente a paladini di una causa senza far poi seguire con fatti concreti quanto sostenuto.  Le piscine senza bisogno di fare proclami,  manifestazioni o coprifuoco hanno invece cercato di fare la loro parte assumendo già nel 2015  a tempo indeterminato uno dei primi migranti arrivato a Domodossola".