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NOVARA -28-01-2018 - Comparirà

davanti al gup il prossimo 19 aprile per essere giudicato con rito abbreviato Eugen Fanel Cimpeanu, il trentenne romeno difeso dall’avvocato Fabrizio Cardinali, che la notte del 7 ottobre del 2016 uccise con un fendente alla gola la compagna Olga Shugai, ucraina di 35 anni, nella dependance del maneggio Equi 2000 di Ghemme, dove l’uomo da qualche mese lavorava come stalliere. Detenuto a Novara da quel giorno è uscito dal carcere l’altra mattina per comparire davanti al giudice e confermare la decisione di voler essere giudicato con il rito alternativo; il giudice ha poi fissato l’udienza per aprile. All’uomo, reo confesso, l’accusa contesta i reati di omicidio volontario aggravato dai maltrattamenti. Quella sera probabilmente tra i due era scoppiata l’ennesima discussione per motivi economici, lei, secondo quanto lui aveva poi riferito ai carabinieri, l’aveva colpito con un calcio e lui aveva perso le staffe, era andato in cucina, aveva afferrato un coltello e l’aveva colpita più volte alla gola. Poi aveva chiamato i carabinieri, era uscito di casa e li aveva attesi fuori, in ginocchio, con le mani alzate.