NOVARA - 13-03-2020 -- “CNA mantiene
dall’inizio della crisi un confronto costante con il Governo, la Regione, le Istituzioni impegnate nelle difficili decisioni per l’adozione delle misure di contenimento ai contagi da COVID – 19” dichiara il direttore della CNA Piemonte Nord Elio Medina. “Le restrizioni sono pesanti, ne siamo consapevoli, ma siamo convinti che è necessario chiudere adesso per aprire prima. Le disposizioni contenute nel DPCM, investono tutte le attività che hanno rapporto diretto con la clientela, comprese quelle artigianali e di servizio alle persone ma escluse quelle di pubblica utilità, con la salvaguardia del funzionamento della distribuzione dei beni di prima necessità. In questo senso – prosegue Medina – evidenziamo il ruolo dell’artigianato e della piccola impresa. Infatti, come proposto dalla nostra Associazione, sono state mantenute operative le attività artigianali di supporto, come impiantisti, manutentori, autoriparatori, imprese di pulizia e trasporti. Tutti servizi essenziali. In questa fase, inoltre, è stata salvaguardata l’operatività delle attività manifatturiere, considerato che molte di queste versano già in condizioni di crisi”.“Siamo in attesa del decreto economico con le misure che abbiamo richiesto a sostegno delle imprese in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria” prosegue Donato Telesca, presidente CNA Piemonte Nord. “Ci aspettiamo la sospensione del versamento delle imposte, delle cartelle esattoriali, dei contribuiti e dei pagamenti delle utenze. Inoltre è necessario il potenziamento del Fondo di garanzia, il sostegno al reddito dei dipendenti attraverso la cassa integrazione in deroga, il rinvio di scadenze e adempimenti. Terminata questa fase di emergenza è indispensabile intervenire per alleggerire gli oneri burocratici e sostenere la ripresa della domanda e degli investimenti pubblici e privati”.